martedì 9 agosto 2022

Il Giocatore, il Talentuoso, il Predestinato

IL GIOCATORE, IL TALENTUOSO, IL PREDESTINATO





di Francesca Amidei


Il buono, il brutto, il cattivo è un film del 1966, tra i più celebri western nella storia del cinema. Diretto da Sergio Leone, l’autore racchiude nel titolo il suo pensiero in cui coesistono bellezza e bruttezza, umanità e ferocia. Quest’articolo prende spunto da uno dei migliori film di sempre, per descrivere, il trittico di giocatori italiani che stanno infiammando il circuito ATP.


Matteo Berrettini, il Giocatore. Nel circuito è soprannominato “the hammer” (il martello), per i suoi potenti colpi di servizio e dritto. E’ considerato il più grande giocatore italiano di sempre su erba, con quattro titoli all'attivo e l’unico ad aver disputato la finale del torneo di Wimbledon. Attualmente è il numero 15 del ranking ATP ma aveva raggiunto la sua miglior posizione al numero 6 a inizio anno.


Lorenzo Musetti, il Talentuoso. Un tennis spumeggiante e divertente, che trova nel rovescio a una mano la sua massima espressione. Nel suo palmares spicca il recente successo nel torneo ATP 500 di Amburgo, grazie al quale ha raggiunto la posizione numero 30 del ranking ATP. E’ stato il più giovane italiano di sempre ad essersi aggiudicato uno Slam a livello juniores.


Jannik Sinner, il Predestinato. E’ considerato uno dei migliori tennisti della sua generazione e come ogni futuro campione che si rispetti, ha trovato in Carlos Alcaraz il suo antagonista. Tra le sue migliori qualità spiccano la forza mentale e la capacità di esprimere il meglio nei momenti cruciali di un match. Ha conquistato sei titoli ATP su sette finali disputate ed è stato il più giovane vincitore nella storia delle NextGen ATP Finals.


La stagione tennistica in corso presenta delle somiglianze con il western, genere cinematografico d’avventura che, attraverso le vicende di pionieri, affronta il tema della “frontiera” all'epoca della colonizzazione delle regioni occidentali degli USA. E proprio in America, l’ormai ex numero uno al mondo Novak Djokovic, non potrà giocare e partecipare all'ultimo Slam dell’anno a causa delle limitazioni per i giocatori non vaccinati. In precedenza, il prestigioso torneo londinese di Wimbledon, si era privato della presenza di giocatori russi. 


Tra esclusioni di rilievo e infortuni di lunga durata, i nati tra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila proveranno a prendersi la scena. E qui ritroviamo i tre tennisti italiani rispettivamente classe 1996, 2002 e 2001. Che sperano di avere un ruolo da protagonisti nell'ultima parte di stagione, con la rincorsa all'ottava posizione della ATP Race, per centrare la qualificazione alle Finals in territorio amico. 


In conclusione, per terminare la questione Slam in versione italiana, gli unici azzurri che vantano titoli di singolare in ambito maschile sono Pietrangeli e Panatta al Roland Garros nel 1959, 1960 e 1976. Sono passati ben quarantasei anni dall'ultimo prestigioso sigillo Slam. Ed è lecito sperare che uno tra il Giocatore, il Talentuoso e il Predestinato possa interrompere questo lungo digiuno. Con l’augurio che al momento del duello decisivo, la finale, saranno loro ad impugnare la racchetta come un fucile perché si sa che:


quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto… 


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