LA FEDE TENNISTICA
di Francesca Amidei
Il giocatore di tennis, in senso figurato, impersonifica il
tredicesimo apostolo. A lui è richiesto di avere una fede incrollabile in se
stesso e nel proprio gioco al fine di scendere in campo per trovare la massima espressione
di sé. Mente e corpo sono coinvolte in una spirale di equilibrio, armonia,
follia, sforzo e forza che si fondono per ottenere la pienezza del nostro
potenziale.
Il segreto della motivazione è il Sacro Graal che ogni tennista
brama di raggiungere. L'ultima meta prima di abbandonare la competizione con
la quale, fin dagli albori, abbiamo instaurato un rapporto anarchico cioè siamo
liberi e vincolati allo stesso tempo da rigide regole autoimposte che soffocano
l'istinto invece di amplificare il piacere di giocare.
È come se non ci bastasse mai. Il rovescio è diventato inattaccabile,
il numero di vincenti di dritto è raddoppiato, il kick salta in faccia agli
avversari eppure sentiamo il bisogno di alzare l'asticella del rischio alla
ricerca di un'adrenalina suprema che gli altri players definiscono folle ma,
per noi, rappresenta l'essenza del gioco.
Questa è l'incontrastata fede tennistica, meno banale di una vittoria o una sconfitta. Si è soli in campo con il proprio credo da seguire nella buona e nella cattiva sorte di una partita. Un'idea di tennis nata dal confronto tra l'io uomo, l'io giocatore e l'allenatore che si basa sul binomio inscindibile fidarsi-affidarsi.
Fiducia in se stessi unita alla capacità di farsi guidare in un
percorso di soddisfazioni e frustrazioni da condividere nell'affascinante
complessità della vita quotidiana. La ricerca del compromesso supremo in cui
esperienza, follia e razionalità si amalgamano in un'unica performance dove
saremo costretti a fare anche ciò che ci piace meno se vogliamo arrivare al
piacere finale.
Concretizzare l'immagine vincente di noi che ognuno ha impressa
nella mente fin da bambino. Essa può risplendere oppure scolorire dipende se
saremo fedeli o profani nel recitare a suon di dritti, rovesci, servizi il nostro
personale credo tennistico come dei filtri naturali che possono abbellire o
oscurare le foto della nostra vita.
"Noi siamo ciò che proteggiamo, quello per cui
lottiamo"
- Il Codice Da Vinci -