mercoledì 28 febbraio 2018

La Fede Tennistica


LA FEDE TENNISTICA




di Francesca Amidei

Il giocatore di tennis, in senso figurato, impersonifica il tredicesimo apostolo. A lui è richiesto di avere una fede incrollabile in se stesso e nel proprio gioco al fine di scendere in campo per trovare la massima espressione di sé. Mente e corpo sono coinvolte in una spirale di equilibrio, armonia, follia, sforzo e forza che si fondono per ottenere la pienezza del nostro potenziale.

Il segreto della motivazione è il Sacro Graal che ogni tennista brama di raggiungere. L'ultima meta prima di abbandonare la competizione con la quale, fin dagli albori, abbiamo instaurato un rapporto anarchico cioè siamo liberi e vincolati allo stesso tempo da rigide regole autoimposte che soffocano l'istinto invece di amplificare il piacere di giocare.

È come se non ci bastasse mai. Il rovescio è diventato inattaccabile, il numero di vincenti di dritto è raddoppiato, il kick salta in faccia agli avversari eppure sentiamo il bisogno di alzare l'asticella del rischio alla ricerca di un'adrenalina suprema che gli altri players definiscono folle ma, per noi, rappresenta l'essenza del gioco. 


Questa è l'incontrastata fede tennistica, meno banale di una vittoria o una sconfitta. Si è soli in campo con il proprio credo da seguire nella buona e nella cattiva sorte di una partita. Un'idea di tennis nata dal confronto tra l'io uomo, l'io giocatore e l'allenatore che si basa sul binomio inscindibile fidarsi-affidarsi.

Fiducia in se stessi unita alla capacità di farsi guidare in un percorso di soddisfazioni e frustrazioni da condividere nell'affascinante complessità della vita quotidiana. La ricerca del compromesso supremo in cui esperienza, follia e razionalità si amalgamano in un'unica performance dove saremo costretti a fare anche ciò che ci piace meno se vogliamo arrivare al piacere finale.

Concretizzare l'immagine vincente di noi che ognuno ha impressa nella mente fin da bambino. Essa può risplendere oppure scolorire dipende se saremo fedeli o profani nel recitare a suon di dritti, rovesci, servizi il nostro personale credo tennistico come dei filtri naturali che possono abbellire o oscurare le foto della nostra vita.


"Noi siamo ciò che proteggiamo, quello per cui lottiamo"


- Il Codice Da Vinci -