martedì 31 ottobre 2017

Personalità Silenziosa

PERSONALITA’ SILENZIOSA






di Francesca Amidei

Sguardo intenso, camminata lenta, ritornello canticchiato in loop nella mente a ovattare i ripetuti c'mon o vamos urlati dall'altra parte della rete. Lo scorrere del match sembra non essere affar nostro chiusi in una bolla di sapone a pensare alla vita piuttosto che al punteggio e al colpo successivo, ma il campo ci da ragione perché una partita di tennis non è la risultante di un susseguirsi di esecuzioni biomeccaniche corrette ma più realisticamente un implosione di emozioni che cerchiamo di esprimere con movenze eleganti.

Vantaggio, servizio, errore, break, love sono termini del linguaggio tennistico che non si discostano molto dagli aspetti salienti che caratterizzano la nostra esistenza quotidiana. I saggi della racchetta sostengono che a parità di livello vince quasi sempre il giocatore con maggiore cultura a dispetto dei fautori di un allenamento totalizzante che ti rapisce alla vita, dove ogni singola partita diventa un'occasione unica di riscatto a quella buia routine di appiattimento umano.

In questo equilibrio apparentemente eterno in cui ci si annulla a vicenda sulle diagonali e il binomio servizio/risposta viaggia su simili percentuali, ogni pallina torna al di là della rete come se si fosse ribellata all'esito di quello schema pluri provato in allenamento. E cosa se non l'amore, la bellezza, la creatività, la poesia possono spezzare questo nauseante stallo e scongelare l'emisfero destro del nostro cervello sede dei sogni, dell'intuizione, dell'istinto per restituirci la libertà di espressione tennistica.

Osservare con mente aperta l'attività umana che ci circonda, ascoltare quel brusio continuo di voci che fanno da colonna sonora al mondo, curiosare tra le vite altrui per aggiungere nuovi tasselli alla nostra personalità silenziosa come un bambino che con i suoi mattoncini colorati crea, costruisce e modifica la sua opera d'arte fino a esserne pienamente soddisfatto per poi demolirla e dare nuovamente libero sfogo alla sua fantasia con nuove sculture.

Abbattiamo quei clichè tipici dell'età adulta che trovano sfogo nella cupa routine e tuffiamoci in realtà diverse per conoscere e toccare con mano gli infiniti set creativi per sentirci a volte protagonisti e altre volte comparse. Alla fine sul nostro palco in terra rossa siamo tutti attori ma alcuni recitano sempre lo stesso copione dando sfogo alla loro personalità rumorosa risultando inadeguati alla situazione. Al contrario chi ha acquisito la conoscenza del diverso sa districarsi in più ruoli, da testa di serie a sfidante, in totale armonia con tutte le diverse tipologie di tennis che la sua personalità silenziosa ha da offrirgli rimanendo sempre se stesso.


Il giorno che accoglieremo la vera bellezza nel nostro tennis alzando lo sguardo al cielo durante una partita per ammirare un incredibile tramonto, ricominceremo a creare gioco con traiettorie impossibili come costruire una navicella realista composta da 3500 pezzi.