martedì 16 luglio 2019

Roger è il migliore... Nole il più forte


ROGER È IL MIGLIORE... NOLE IL PIÙ FORTE





di Francesca Amidei

È stato un signore, non ha esultato. Un lieve sorriso sul volto per ribadire, silenziosamente, che lui è il numero uno al mondo.

Sembrava scritta la nona sinfonia del Re. Lì nel suo giardino di casa, davanti al suo pubblico, sviolinando il repertorio di un tennis più unico che raro.

Quattro ore e cinquantotto minuti di pura follia. E quel tie break sul 12 pari che ha scollato bruscamente i nostri occhi dallo schermo, mettendo fine ad un'ipnosi idilliaca.

Questo è il tennis. Uno sport le cui statistiche a fine partite ti imbrogliano su chi sia stato il vincitore. Percentuali e numeri fini a se stessi, troppo freddi, per descrivere quanto accaduto sul manto verde circondato da pathos.

5-4... 40/15... e servizio. Si pensa che la storia voglia raccontare del nono sigillo dello svizzero nel tempio del tennis. I titoli dei giornali sono già pronti, con immagini dorate e la scritta eterno Roger. Ma non bastano gli anni anagrafici per avere il coraggio di tirare, lì e ora, un ace, un dritto vincente inside in o un rovescio lungo linea.

In quell'istante, quando la scritta piccolina "championship point" sotto il punteggio è scomparsa, abbiamo pensato non la vince più. Lo svizzero era in giornata di grazia. Piedi sulla riga, lo show del controbalzo, pura perfezione tecnica. Ma da un punto di vista mentale, ha scricchiolato in passato, e ha vacillato anche ieri, quando ormai sembrava già tutto deciso.

Il serbo è una presenza costante che non riesci a sgrullarti di dosso. Non si esalta dopo il 7/6, non si sgretola incassato il 6/1. Sa perfettamente quali sono i punti che deve ottenere, e li vince. In quei quindici non scivola, non stecca ma colpisce con precisione e gambe ferme. Un robot programmato per distruggere.

Alla fine uno alza la coppa e l'altro, fissa il vuoto, con in mano un piatto.

Una finale che verrà ricordata a lungo, seguita da poche parole, pronunciate in un microfono vuoto: "I will try to forget it".

Federer è il migliore... Nole il più forte.